La Regione Lazio si prepara a rivoluzionare il destino delle sale cinematografiche chiuse. Una nuova legge permetterà di riconvertire questi spazi, chiusi da oltre 15 anni, per sottrarli al degrado. Dal 2008, Roma ha perso 55 cinema storici, simbolo di un’industria in crisi a causa del digitale e del Covid.
La normativa prevede la tutela delle sale ancora attive, ma consentirà la riconversione solo dopo lunghi periodi di chiusura. Questo compromesso mira a bilanciare le esigenze di proprietari e gestori con quelle della collettività. Non mancano, però, le critiche: l’associazione «Carte in regola» teme speculazioni immobiliari e una perdita di spazi culturali.
I promotori della legge, tra cui l’assessore all’urbanistica Pasquale Ciacciarelli, sottolineano l’urgenza di intervenire su un problema ormai cronico. La speranza è che la normativa stimoli nuovi investimenti e restituisca alla città spazi vivibili e funzionali.
