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Spari su rapinatori, la compagna chiede verità

2025-02-10 31 Dailymotion

Nuovi sviluppi nel caso della sparatoria in via Cassia, dove il vigilante Antonio Micarelli ha ucciso il 24enne rumeno Anton Ciurciumel durante un tentativo di rapina. La compagna della vittima, Anna, madre di due bambini piccoli, lancia un appello ai complici in fuga: «Costituitevi, dite come è andata quella sera».

Mentre nel quartiere si organizza una raccolta fondi per le spese legali della guardia giurata, indagata per omicidio volontario, cresce il dibattito sulla legittima difesa. La versione di Micarelli è che i rapinatori abbiano tentato di investirlo, costringendolo a sparare. Tuttavia, secondo le prime ricostruzioni, Ciurciumel era a piedi e distante dal veicolo, un dettaglio che ha portato la Procura a indagare con l’accusa più grave.

L’autopsia, attesa nei prossimi giorni, potrebbe chiarire le ultime fasi dell’accaduto, determinando esattamente la traiettoria dei proiettili e la dinamica della caduta di Ciurciumel da una paratia alta quattro metri. Si cercano anche i complici in fuga, che potrebbero essere accusati di concorso in rapina e sequestro di persona.

L’episodio ha riacceso la discussione sulle armi in dotazione ai vigilanti e sui limiti dell’uso della forza privata. Intanto, le forze dell’ordine stanno analizzando le telecamere di sorveglianza per ricostruire ogni dettaglio della notte in cui il colpo si è trasformato in tragedia.