«La polmonite bilaterale non c'è più». Il professor Alfieri, a capo dell'equipe medica del Gemelli che ha gestito il ricovero di Papa Francesco, chiarisce l'attuale quadro clinico del Santo Padre: ««Le infezioni più gravi si sono risolte. Ci sono alcuni batteri che sono stati sconfitti, alcuni virus la cui carica virale si è ridotta. Alcuni miceti che si sono ridotti nella loro presenza e che però richiederanno tanto tempo, tanti mesi per venire sconfitti». Da qui la convalescenza di due mesi che il Pontefice trascorrerà in Vaticano a Santa Marta, dove è presente «un servizio h24 in caso di emergenze», rassicura il medico del Santo Padre Luigi Carbone