https://www.pupia.tv - Graziano - Siamo di fronte a una maggioranza che non intende occuparsi della RAI: vuole occuparla. Letteralmente.
Non è un’esagerazione. Mentre chiediamo l’applicazione del Freedom Act, a tutela del pluralismo e della trasparenza, questa maggioranza sceglie di votare contro un provvedimento che definisce regole minime, ma fondamentali, per qualunque democrazia occidentale. E di fronte ai cali degli ascolti e della pubblicità, la loro ossessione resta una sola: occupare le posizioni di vertice.
La RAI non è una semplice emittente. È parte integrante dell’identità culturale del Paese. È la più grande azienda culturale italiana, con 12 mila lavoratori. È un bene pubblico. E va rilanciata, non umiliata. Serve un patto civico istituzionale, una visione chiara per trasformarla in una vera digital media company, capace di competere e innovare.
Invece, da cinque mesi, la Commissione di Vigilanza è paralizzata. Perché? Perché a questa maggioranza non interessa ciò di cui la RAI ha bisogno. L’unico interesse è esercitare controllo.
Il nodo politico è tutto qui: vogliamo investire sulla RAI, oppure ridurla a megafono del governo?
Informazione e pluralismo non sono accessori: sono pilastri di una democrazia.
Noi vogliamo una RAI autonoma, istituzionale, al servizio dei cittadini. Non un’emittente di parte. Non TeleMeloni.
“La RAI ha raccontato il bene e il male del Paese e del mondo”, ricordava Sergio Zavoli. Deve tornare a farlo, con dignità e indipendenza. Bocciare questo atto significa causare nuovi costi, nuovi ritardi, nuovi danni. Ancora una volta, a carico dei cittadini. (02.04.25)
La playlist di Stefano Graziano: https://www.pupia.tv/playlist/Stefano-Graziano
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