È esplosa durante la notte la rabbia dei detenuti del carcere San Domenico di Cassino: devastato il primo piano della Seconda Sezione e 50 persone evacuate. Mobili, letti, porte e suppellettili distrutti in segno di protesta per le condizioni critiche di detenzione: mancano medicine, personale medico e perfino l’acqua calda. A denunciare la situazione anche la Cisl, che parla di “crisi ormai insostenibile”. Solo l’intervento della Polizia Penitenziaria e del Gruppo Operativo Speciale ha riportato la calma. Il sovraffollamento è oltre i limiti: +17 detenuti rispetto alla capienza. E nel Lazio il problema è strutturale: oltre 6.700 detenuti per 5.282 posti e quasi 900 agenti mancanti. Una situazione che mina la sicurezza di chi vive e lavora dietro le sbarre.