Alessandro, che con l’amico Battista verrà raggiunto da Jacopo per formare i ‘comites in amore benigni’ del titolo, scrive all’amico, che si trova in Veneto, ed immagina un futuro nel quale i tre riusciranno a diffondere la cultura a Fivizzano grazie ad una nuova invenzione, la tipografia a caratteri mobili, che Jacopo sta apprendendo a Venezia. Il cortometraggio omaggia gli uomini che portarono la tipografia nel piccolo centro della Lunigiana alla fine del XV secolo, con grande anticipo persino rispetto a molte delle grandi capitali europee.
Regia di Ines Cattabriga