La Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione Puglia. La schedatura degli studenti che rifiutano la vaccinazione per il papilloma virus non contrasta con la Costituzione. La Consulta ha respinto la questione di legittimità costituzionale che era stata presentata dal governo lo scorso luglio, ma facciamo un passo indietro e partiamo dall'inizio.
Nel maggio 2024 una legge regionale della Puglia ha stabilito che l'iscrizione ai percorsi scolastici, nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 25 anni, sia subordinata alla presentazione di uno tra questi certificati: l'avvenuta vaccinazione contro il papilloma virus, l’avvio del programma di somministrazione, il rifiuto della somministrazione o l’avvenuto espletamento del colloquio informativo sui benefici del vaccino. La legge regionale contempla anche la possibilità di esprimere il «formale rifiuto» di produrre alcun documento.