«Spesso abbiamo dei preconcetti sui nostri giovani, mentre invece loro sono un po' più avanti di noi, cercano il confronto, hanno bisogno di una risposta e nel nostro piccolo cerchiamo di darla. Con la Fondazione ma anche con la mia storia di vita, io cerco di portare la bontà di Giulia tra di loro. Con la Fondazione il comitato scientifico sta elaborando una proposta educativa che vorremmo portare nelle scuole». Così Gino Cecchettin, padre di Giulia, vittima di femminicidio l'11 novembre 2023, e presidente della Fondazione a lei dedicata, a margine del Festival dei Diritti Umani 2025 a Milano.
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«Colpevolizzare è sempre sbagliato perché è come giudicare, quello che vorremmo fare noi è cercare di far vedere che c'è un modello diverso, che non è quello del maschio alfa, ma di un maschio attento alla relazione e che dà di più anche al maschio stesso. Cercare questa parità è quindi essere più femministi», ha aggiunto. «Se la scuola è pronta? Sono i ragazzi a chiederlo», ha concluso.