«I bambini musulmani partecipano alle preghiere fatte in asilo, al presepe, alle recite di Natale, quindi era giusto che anche noi andassimo a vedere cosa fanno loro. Speriamo che questo polverone finisca». Sara Vendramini, rappresentante dei genitori, è mamma di una delle bimbe dell'asilo trevigiano che ha partecipato alla visita nella moschea di Susegana. «Nessun bambino è stato obbligato a inginocchiarsi», tiene a specificare. «I piccoli volevano sperimentare cosa provano i loro compagni musulmani. La preghiera, poi, è stata fatta in un momento diverso. Noi mamme siamo arrabbiate per la polemica, perché ci sono andati di mezzo i nostri bambini, e anche perché se la sono presa con le maestre». Tutta la comunità della scuola di Ponte della Priula è unita da legami forti: «Le mamme musulmane si sentono in colpa perché non pensavano che si scatenasse un polverone, ma noi siamo con loro: siamo una cosa sola». E, nonostante tutto, Vendramini non ha dubbi: «La gita in moschea? Un'esperienza da rifare, non sono andata solo perché ero impegnata. Continueremo su questa linea».