https://www.pupia.tv - Napoli - CAMORRA. PM: 20ENNE CAPRO ESPIATORIO, UCCISO PER LA CREDIBILITÀ DEL CLAN
Napoli, 8 mag. - Emanuele Tufano era "il nipote di una delle figure di vertice della Sanità (Silvestro Pellecchia,ndr). Va dato un segnale". Quella morte non può restare impunita, "altrimenti si perde credibilità sul territorio". Sergio Amato, procuratore aggiunto a Napoli, ha svelato in conferenza stampa ulteriori dettagli sulle dinamiche che legano l'omicidio di Tufano, ucciso a 15 anni il 24 ottobre del 2024, a quello di Emanuele Durante, freddato a vent'anni il 15 marzo scorso, in via Santa Teresa degli Scalzi. Dopo la morte del 15enne, assassinato dal "fuoco amico" durante una sparatoria nella zona del Mercato, "viene fatta un'analisi interna", ha spiegato Amato. I 12 giovani (tra cui la vittima) partiti dalla Sanità armati e diretti, in sella a sei scooter, nel quartiere dove è egemone il clan Mazzarella, vengono ascoltati dai loro stessi sodali della Sanità. Ma "i ragazzi - ha detto il procuratore aggiunto - mentono nella ricostruzione, non hanno il coraggio di raccontare come è andata. Questo è un primo segnale di mancanza di rispetto". Viene così 'scelta' la vittima, cioè Emanuele Durante, che figura come "il capro espiatorio - ancora Amato - di questa vicenda". Non è chiaro in che modo sia stato individuato il ragazzo da uccidere, "però è uno di loro che viene sacrificato, probabilmente quello più lontano dalla catena di comando, quello che si poteva sacrificare perché è morto uno dei capi della Sanità". Sono tre le persone indagate per l'omicidio Durante, tra cui il cugino del 15enne, Salvatore Pellecchia, che era stato scarcerato lo scorso gennaio. Proprio il ritorno in libertà di una serie di affiliati, così ritengono gli investigatori, avrebbe agevolato la ricostituzione del gruppo camorristico Sequino della Sanità. (08.05.25)
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