https://www.pupia.tv - Libia - MIGRANTI. TRATTI IN SALVO 30 SUDANESI BLOCCATI NEL DESERTO
Roma, 12 mag. - Hanno trascorso cinque giorni nel deserto senza acqua né cibo, dopo che il loro veicolo si era rotto nel mezzo del deserto libico, ma fortunatamente sono stati trovati e tratti in salvo da due residenti di Kufra, nel sud della Libia. Si tratta di 30 migranti sudanesi, tra cui 10 bambini, e a denunciare la loro storia è l'associazione Refugees in Libya: "Sono rimasti per giorni senza niente, con temperature altissime". A fare ombra, solo il veicolo su cui stavano viaggiando. "Alcuni hanno raccontato di aver bevuto la loro urina per sopravvivere", aggiunge l'associazione. L'associazione, che si occupa di monitorare la condizione delle persone migranti in Nord Africa e lungo il Mediterraneo centrale, secondo cui non si tratta di un caso isolato: situazioni del genere vengono ignorate perché le stesse autorità libiche abbandonano nel deserto i migranti. La pratica è sanzionata anche da organismi per i diritti umani mentre le Nazioni Unite hanno denunciato fosse comuni con dei migranti all'interno, non più identificabili nella maggior parte dei casi, di cui l'Onu attribuisce la responsabilità alle milizie e ai trafficanti. A marzo ha fatto clamore il video di una bambina di 2 anni sorpresa a vagare da sola, nel deserto, senza la possibilità di sapere in che modo aveva perso familiari e compagni di viaggio. Le associazioni denunciano anche torture e abusi sessuali nei centri di detenzione, come quello di Zawiya, dove una madre in un video, la cui veridicità è stata confermata anche dall'organizzazione Mediterranea, ha raccontato di essere rinchiusa coi tre figli piccoli. Le milizie chiedono tra i mille e i 2mila euro per lasciarli andare. Le associazioni denunciano gli accordi economici che l'Unione europea e paesi come l'Italia hanno con la Libia, nonostante le denunce di violazioni gravi dei diritti delle persone in movimento. (12.05.25)
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