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Neonato morto dopo il parto, due dottoresse a giudizio

2025-05-14 126 Dailymotion

Indre avrebbe potuto sopravvivere se fosse stato praticato un parto cesareo. Invece è morto due ore dopo la nascita, l’8 marzo 2022, a causa – secondo la procura – di una decisione clinica sbagliata. È questa la conclusione che ha portato al rinvio a giudizio di due dottoresse dell’ospedale Casilino di Roma: l’ostetrica Valentina Cigna e la ginecologa Valentina Zamaro, accusate di omicidio colposo in ambito sanitario.

La madre del piccolo, Jasvirdom Kuar, 36 anni, era stata ricoverata la sera prima per il parto programmato, ma l’induzione delle doglie ha generato complicazioni. L’equipe ha escluso il cesareo per mancanza di tempo per l’anestesia, scegliendo invece il parto con ventosa. Secondo i consulenti della procura, però, non erano stati eseguiti esami fondamentali per valutare la posizione del feto, rendendo di fatto inevitabile il cesareo.

Dopo un’apparente normalità post-parto, il neonato è deceduto alle 7.25 del mattino. Scartata l’ipotesi di morte bianca da parte del medico legale Franco Carboni, si arriverà in aula il 12 marzo 2026. Un processo che accenderà i riflettori su protocolli e responsabilità nella gestione delle emergenze in sala parto.