E’ stato condannato a 8 anni di reclusione Maurizio Giugliano, 59 anni, noto procuratore sportivo e talent scout di adolescenti con il sogno del grande calcio. Il tribunale lo ha riconosciuto colpevole di abusi su un ragazzino di nove anni, figlio di un vicino di casa. Un episodio che si aggiunge a una precedente condanna a 4 anni e 6 mesi già scontata, sempre per violenza su minore. La nuova sentenza si basa sulle denunce partite nel 2019, dopo che l’adolescente ha trovato il coraggio di raccontare tutto.
Determinante è stato il ruolo della madre e del suo compagno, che ha notato strani comportamenti da parte del ragazzo. L’inchiesta ha poi rivelato che gli abusi sarebbero iniziati nel 2009 e andati avanti fino al 2012. Il giovane frequentava spesso casa di Giugliano per vedere le partite di calcio insieme al figlio dell’imputato. Ed è proprio lì, in quelle occasioni apparentemente innocue, che si sarebbero consumati i fatti più gravi.
Durante il processo, il figlio e la figlia dell’imputato hanno dichiarato la totale innocenza del padre. L’avvocato Cesare Gai, difensore di Giugliano, ha annunciato ricorso in appello, sostenendo che i testimoni avrebbero inconsciamente alterato i propri ricordi. Intanto, i genitori del ragazzo si sono costituiti parte civile, per chiedere giustizia e verità.