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Torino - SICUREZZA. AL SALONE LIBRO "VINCE LA VITA", 20 STORIE INAIL DI RINASCITA -2- (15.05.25)

2025-05-16 9 Dailymotion

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Torino, 15 mag. - Prevenzione, formazione e cultura della sicurezza. C'è tutto questo nella presentazione di "Vince la vita", la pubblicazione dell'Inail che racconta storie di rinascita dopo un grave infortunio. Il volume è stato presentato oggi al Salone del libro di Torino da Marcello Fiori, direttore generale dell'Inail, che parte da un'importante novità: "Il Parlamento ha approvato una legge che prevede l'introduzione, all'interno del curriculum delle formazioni sull'educazione civica, di due ore dedicate alla formazione sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ora vedremo con il Ministero dell'Istruzione e del Mertito come articolare questo tipo di programmi, i contenuti e le modalità formative". Purtroppo, aggiunge Fiori, "non si fa mai abbastanza per prevenire gli incidenti sul lavoro. L'Inail è sulla prevenzione che fonda la maggior parte delle proprie attività e anche delle proprie risorse economiche. Quando un incidente accade- precisa il direttore generale- l'Inail deve essere vicino alle persone che hanno avuto l'incidente. 'La persona al centro' è la nostra missione. Essere vicino vuol dire offrire ogni forma di inserimento sociale e lavorativo. 'Vince la vita' racconta 20 storie straordinarie di chi non si è arreso, di chi si è data una seconda chance, di chi attraverso lo sport, il lavoro, la famiglia e ogni forma di reinserimento sociale ha costruito il proprio futuro. Vince la vita vuol dire costruire speranza e futuro". Lo sport da tempo rappresenta in Italia un importante strumento di emancipazione sociale. Il primo ad avere questa intuizione fu un medico Inail, Antonio Maglio, che aggirandosi tra i corridoi dell'ospedale capì che bisognava fare qualcosa per le persone allettate. Nacque così ad Ostia il Centro paraplegici, villa Marina, dove sono cresciuti i primi atleti con disabilità che parteciparono alle Paralimpiadi di Roma nel 1960. Maglio aveva capito che le persone con lesioni midollari non dovevano restare ferme in un letto, ma dovevano tornare alla vita e lo sport poteva essere la loro chiave di volta. Il progetto dell'Inail 'Sport senza barriere' nasce proprio per raccogliere l'eredità di Maglio e raccontare le storie degli assistiti Inail. Alcune di queste testimomianze sono contenute in 'Vince la vita', come l'esperienza di Giovanna Fasciani, assistita Inail e appassionata di equitazione. "Ho avuto un bruttissimo incidente stradale in itinere 20 anni fa- racconta- e mi sono trovata con tutti gli arti fratturati e un trauma cranico. Sono rimasta seduta a letto per 7 mesi, quello che mi ha dato la forza di ricominciare è stato il ricordo dello sport, e grazie al Cip e all'Inail sono ripartita. E' stata una sorpresa- afferma- inizialmente ho ripreso l'atletica leggere, ma i dolori erano talmente forti che ho dovuto smettere. Allora ho iniziato l'equitazione, l