«Crosetto, Crosetto, in guerra vacci tu». Con questo slogan una ventina di giovani con una bandiera della Palestina hanno contestato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita al Salone del Libro di Torino. Accompagnati una prima volta all'uscita dell'Oval del Lingotto Fiere, dove si tiene il Salone, i manifestanti sono poi rientrati da un'altra porta. Hanno protestato in difesa della Palestina ma anche, più in generale, contro la guerra e il riarmo, sostenendo che la spesa bellica sarebbe pesata su istruzione e sanità. Alcuni visitatori del Salone li hanno applauditi mentre uno degli espositori ha detto pacatamente ai ragazzi che lì dovevano lavorare e che la loro protesta non sarebbe servita. «Penso che a un Salone del Libro e della cultura tutti debbano poter parlare. Non c'è nessuno che abbia l'autorità morale di decidere chi sta zitto e chi possa parlare - ha replicato il ministro della Difesa - Mi hanno detto di non passare davanti allo stand Rai perché c'erano manifestanti pro Palestina, ma io sono passato perché non ci vedo nulla di male né a passare, né a manifestare»