https://www.pupia.tv - Napoli - VIOLENZA DONNE. BOZZAOTRA (PROTOCOLLO NAPOLI): PAS ARMA IN MANO AUTORI REATO
Napoli, 27 mag. - "Io mi occupo in particolare di autori di reati di violenza domestica e vedo che la questione della Pas diventa un ulteriore strumento per perpetrare quella che è la vittimizzazione secondaria, come se fosse un'arma in mano a chi ha commesso un reato di violenza domestica e di maltrattamento nei confronti dei figli, quindi anche di violenza assistita". Lo spiega alla Dire Antonella Bozzaotra, componente del comitato scientifico di Protocollo Napoli che ha lanciato la campagna contro l'uso della Pas/alienazione parentale nei tribunali. "Come operatrice impegnata nell'ambito del contrasto alla violenza di genere contro le donne - prosegue - mi sono resa conto, e mi sono confrontata sempre anche con le altre colleghe di Protocollo Napoli, della necessità di andare ad esplicitare tutte quelle iniziative che, in nome del costrutto ascientifico noto come Pas o alienazione parentale, vanno a compromettere l'organizzazione di procedimenti che abbiano a cuore il benessere dei bambini, dei figli minori delle donne vittime di violenza. Poiché ancora i procedimenti civili e i procedimenti penali - osserva - non vanno di pari passo, c'è un periodo in cui i padri maltrattanti chiedono di rivedere i figli, di regolamentare il rapporto con loro, perpetrando all'interno di quella relazione un maltrattamento. Questa questione diventa innanzitutto poco protettiva, anzi diventa distruttiva, per la relazione stessa tra i padri i figli. Noi, quindi, andiamo ad esaminare come provare a proteggere i bambini in una relazione in cui per continuare a far male alla madre vengono usati i bambini e le bambine come terreno di scambio, vengono utilizzati per ricattare le donne. Questo è il problema serio, che ci addolora come operatrici e operatori". Bozzaotra evidenzia come Protocollo Napoli abbia chiesto "l'attivazione anche di società scientifiche che si occupano di formazione di psicologi e psicoterapeuti contro l'uso di questo costrutto, completamente ascientifico, perché si realizza un'operazione molto scorretta: viene utilizzato un comportamento per organizzare una sindrome, ci sono dei comportamenti oppositivi dei bambini che vengono usati per costruire un quadro psicopatologico. Questa operazione non rende giustizia e non rende possibili interventi - conclude Bozzaotra - che possano far superare ai ragazzini e alle ragazzine una serie di problemi che sono avvenuti nella loro vita". (27.05.25)
#pupia