Preoccupanti i dati sul consumo di alcol tra i giovani nel Lazio, soprattutto a Roma. A lanciare l’allarme è Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità , che descrive una vera emergenza educativa. Secondo le rilevazioni più recenti, il 13,8% dei ragazzi tra gli 11 e i 24 anni è classificato come consumatore a rischio, con punte del 14,4% nella fascia 11-17 anni. Tra le ragazze, una su dieci è coinvolta. Il binge drinking — bere molto in poco tempo per ubriacarsi — coinvolge il 7,4% dei maschi e il 7% delle femmine tra 11 e 24 anni. E preoccupano anche le percentuali di chi beve fuori pasto: fino al 26% tra i ragazzi. Spesso i drink vengono venduti senza controlli sull’età , e la consapevolezza dei rischi per la salute è molto bassa. Scafato ricorda che l’alcol compromette lo sviluppo del cervello e aumenta il rischio di malattie oncologiche, specie tra le adolescenti. Serve agire subito: campagne informative nelle scuole, prevenzione, e un rafforzamento dei controlli nelle aree della malamovida.