Roma, 28 mag. (askanews) - "Con il Consiglio Nazionale Forense abbiamo completato un progetto organico di riforma della professione forense. Tra le novità, l'introduzione della formazione permanente obbligatoria per tutti gli avvocati e non solo per quelli con meno di 25 anni di esercizio. Sul piano deontologico, proponiamo una semplificazione delle procedure, affinché i procedimenti disciplinari giungano a conclusione in tempi più rapidi a beneficio anche dei cittadini. Per quanto riguarda la responsabilità civile, riteniamo necessario definire con chiarezza i principi applicabili: in ogni controversia esistono due parti e non può essere automaticamente imputata una responsabilità all'avvocato solo per il mancato raggiungimento del risultato giuridico. Infine, esprimiamo perplessità sulla possibilità che il compenso dell'avvocato sia legato all'esito della causa. In passato c'erano le tariffe, poi abolite dal decreto Bersani. Ma il compenso professionale deve comunque essere agganciato ai parametri. Nella nostra proposta di riforma prevediamo anche che il compenso, al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, non superi il 20% del compenso massimo previsto dai parametri forensi, ponendo, quindi, un limite al patto di quota lite".Lo ha detto Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.