Questa mattina - martedì 3 giugno - alcuni colleghi della maschera della Teatro alla Scala licenziata per aver gridato «Palestina libera» lo scorso 4 maggio ad un evento in presenza della presidente Meloni hanno organizzato un flash mob di solidarietà. «Abbiamo raccolto le firme per il suo reintegro, ma l'azienda oggi lo sta rifiutando. Siamo qui in presidio in solidarietà con la maschera licenziata» ha dichiarato Jessica Todaro del sindacato 'Cub'. «Vogliamo che questo genocidio si fermi oggi e vogliamo che il sindaco che è il presidente della fondazione dica al sovrintendente Ortombrina di ritirare questo licenziamento» ha aggiunto Roberto D'Ambrosio, anch'egli del sindacato. Presente anche il consigliere Carlo Monguzzi che così ha commentato la vicenda: «Siamo tornati al Medioevo, un licenziamento per motivi politici non si vedeva da decine di anni».